Martin Scorsese torna al cinema con Silence

Dopo quasi trent’anni di lavoro, Martin Scorsese ce l’ha fatta: il 12 gennaio arriva al cinema l’adattamento di Silence, il romanzo dello scrittore giapponese di religione cristiana Shusaku Endo ispirato a fatti realmente accaduti.

Nel cuore del Giappone

Silence è la cronaca di un viaggio, quello realmente intrapreso da due gesuiti nel XVII secolo. Sfidando i pericoli del Giappone, un paese in cui all’epoca i cristiani erano perseguitati e uccisi, padre Rodrigues e padre Garupe vanno alla ricerca del loro maestro spirituale, padre Ferreira.

Pare che il gesuita abbia commesso apostasia, abbia cioè ripudiato pubblicamente il proprio credo religioso.

Il film è la ricostruzione storica di eventi reali, ovvero la scomparsa del padre gesuita Ferreira durante un missione di evangelizzazione nell’Estremo Oriente sullo sfondo del Giappone dell’epoca. Ma c’è molto di più nell’ultima fatica di Martin Scorsese: il viaggio dei due gesuiti è anche il pretesto per riflettere sul rapporto tra uomo e religione.

L’uomo e la sua fede

Il regista aveva già esplorato il tema della fede nei suoi lavori precedenti, come L’ultima tentazione di Cristo. In Silence si aggiunge il confronto con una cultura opposta a quella cristiano-occidentale, che genera riflessioni sulla spiritualità e sulla fede, messa in discussione dal sostanziale silenzio di Dio che dà il titolo al film.

Negli anni di gestazione del film, il cast ha subito modifiche importanti. Daniel Day-Lewis, Gael García Bernal, Benicio Del Toro e altri attori inizialmente scritturati sono stati sostituiti da Liam Neeson, Andrew Garfield, Adam Driver e Shinya Tsukamoto, il regista giapponese che in Silence interpreta la figura ambigua di un giapponese convertitosi al Cristianesimo.

Per vedere al cinema l’ultimo film di Martin Scorsese, Silence ti aspetta al cinema dal 12 gennaio.

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