L’altro volto della speranza: l’immigrazione secondo Aki Kaurismäki
Aprile 2, 2017 7:00 pm
Un visione bizzarra e divertente quella che Aki Kaurismäki propone nel suo ultimo film: L’altro volto della speranza, nelle sale Circuito Cinema dal 6 aprile.
L’altro Volto della Speranza
Il film inizia il suo racconto con il bizzarro incontro tra Khaled, un giovane rifugiato siriano, che quasi per caso si ritrova a Helsinki come passeggero clandestino su una carboniera, e Wilkström, rappresentante di camicie, che lascia moglie e lavoro per darsi alla gestione di un insolito ristorante: La Pinta Dorata.
Quando le autorità decidono di rispedire Khaled alle rovine di Aleppo, lui decide di rimanere illegalmente ad Helsinki. Lì incontra, oltre a vari tipi di razzismo, anche pura bontà.
Nel momento in cui Wilkström trova Khaled addormentato nel cortile del suo ristorante, forse riconosce nel ragazzo qualcosa di sé e dopo uno scontro iniziale decide di assumerlo come lavapiatti e di aiutarlo a ritrovare la sorella persa tra un confine e l’altro dell’Europa.
Aki Kaurismäki: il regista “stralunato”
Aki Kaurismäki scrive e dirige questa commedia a sei anni di distanza da Miracolo a Le Havre.
Nella sua ultima fatica il regista e sceneggiatore europeo sceglie un tono leggero per trattare un tema complesso come l’immigrazione.
Nel film notiamo anche una certa volontà da parte di Wilkström di investire risorse e tempo nel suo improbabile ristorante, pronto a fare il sushi con l’aringa. Inoltre prende con sé a lavorare Khaled, immigrato siriano determinato a rimanere a Helsinki.
Scopri il divertente film scritto e diretto da Aki Kaurismäki, l‘Altro Volto della Speranza, nelle sale Circuito Cinema dal 6 aprile.
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