Il 22 dicembre esce Il Medico di Campagna
Dicembre 14, 2016 12:19 pm
A Natale arriva al cinema un film toccante che racconta una storia di grande umanità: il 22 dicembre approda nelle sale Il medico di campagna di Thomas Lilti.
Insostituibile
François Cluzet, lamatissimo protagonista di Quasi amici, interpreta il medico di campagna Jean-Pierre, che visita, ascolta e rassicura i suoi pazienti giorno e notte, sette giorni su sette.
Ma cosa succede quando è il medico ad ammalarsi? Jean-Pierre assiste allarrivo di Nathalie (Marianne Denicourt), che esercita la professione medica da poco tempo e ha lasciato lospedale dove lavorava per affiancarlo. Ma riuscirà ad adattarsi a questa nuova vita e a sostituire colui che si ritiene
insostituibile?
Inoltre, il problema non è solo il medico, ma anche i suoi pazienti. Infatti questi si fidano solo di Jean-Pierre, dotato di una straordinaria empatia. Piano piano Nathalie riuscirà a imporsi e a imparare il difficile mestiere del medico di campagna.
Un mestiere meraviglioso
Il medico di campagna è così la storia del mestiere di medico, non semplice occupazione ma vera e propria missione. Essere medico non significa solo curare, ma anche ascoltare e capire i propri pazienti. Un mestiere che sia Jean-Pierre che Nathalie svolgono con grande umanità ed empatia.
Non è la prima volta che Thomas Lilti racconta una storia che ha al centro la vocazione del medico. Nel 2014 il regista ha raccontato la carriera di un giovane tirocinante alle prime armi con la medicina in un film autobiografico in cui recitava anche Marianne Denicourt: Hippocrate.
E la scelta del tema non è casuale: prima di dedicarsi completamente al cinema, il regista esercitava lui stesso la professione di medico.
Grazie a questo mestiere, Lilti ha avuto modo di sostituire dei medici di campagna, come il protagonista del suo nuovo film. Unoccasione che lo ha aiutato a crescere e che gli ha dato lispirazione per Il medico di campagna.
Anche linterprete principale del film, François Cluzet, ama la professione del medico, per il suo rapporto con gli esseri umani, con la salute e con la guarigione. Ma a differenza di Lilti, Cluzet preferisce fare lattore: un mestiere che gli permette di essere tante cose allo stesso tempo.
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